lunedì 24 settembre 2012

PRIMARIE: ISTRUZIONI PER L'USO - di Marina Minguzzi


Il  primo articolo della Costituzione Italiana recita: "L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione."

“Le elezioni primarie sono una competizione elettorale  attraverso la quale gli elettori o i militanti di un partito politico  di una coalizione decidono chi sarà il candidato  del partito o della coalizione per una successiva elezione di una carica pubblica
La ragione delle elezioni primarie è la promozione della massima partecipazione degli elettori alla scelta dei candidati a cariche pubbliche, in contrapposizione al sistema che vede gli elettori scegliere fra candidati designati dai partiti.”
Questo sistema di scelta delle candidature è da pochi anni attuato in Italia, al contrario di paesi  come gli Stati Uniti , dove c'è una pratica ormai consolidata  da più di un secolo.
Questo sicuramente è una dei motivi della mancanza di chiarezza e di regole di cui stiamo vedendo in questi giorni gli effetti e le polemiche, che non fanno bene al centrosinistra italiano,  ma che forse sono inevitabili, per la taratura di uno strumento così importante  per la democrazia.
Uno degli elementi di difficoltà è definire chi può votare, per permettere al maggior numero di persone di partecipare , ma nello stesso tempo evitare la possibilità di inquinamento da parte degli avversari.  Questo è il motivo principale per cui all'interno del PD, si è scelto di non rendere obbligatorie le primarie per la scelta del candidato sindaco nei comuni più piccoli, dove l'inquinamento della consultazione può essere attuato ancora più facilmente.

Nonostante questo il PD di Marradi ha pensato da sempre che era necessario avere le primarie per la scelta del candidato e che dovessero essere primarie di coalizione, come è già stato affermato nell'assemblea svoltasi a maggio al Centro Tennis.
Il centro-sinistra di Marradi  crede nella democrazia e vuole che i cittadini possano esercitare il proprio diritto di sovranità, non votando un candidato scelto esclusivamente dai  partiti, ma votato liberamente in una competizione democratica, appunto le PRIMARIE, ovviamente qualora ci siano più candidati.  Questo strumento democratico non può essere banalizzato ad un giochino per poter affermare: "Anche noi abbiamo fatto le nostre primarie!", non si tratta di un concorso di simpatia o bellezza per cui scelgo Tizio piuttosto che Caio. Sono, invece, un confronto di idee, contenuti e visione del futuro del paese, anche diverse, pur rimanendo dentro una realtà del centrosinistra.  Questo confronto di idee sta avvenendo già da molti mesi all'interno di gruppi di lavoro che coinvolgono cittadini diversi, molti dei quali non direttamente impegnati nei partiti.
Il cittadino informandosi sceglierà liberamente il candidato che più lo rappresenta. La scelta del candidato non é quindi fine alla persona, ma ad una serie di idee e innovazioni che il candidato propone, non è quindi solo il candidato  a vincere , ma il proprio progetto di Marradi.

Le Primarie sono quindi uno strumento  della politica per aumentare la partecipazione attiva, anche se è auspicabile, che non siano fine a se stesse, ma inserite in un coinvolgimento dall'inizio  del  cammino fino alla conclusione di ogni mandato. Oltre ad essere strumento di partecipazione elettorale e attiva affianco del proprio candidato, sono anche la possibilità di candidarsi con il proprio progetto politico, delineato all'interno del centrosinistra.

STATO DI DIRITTO LAICO? - di Andrea Sartoni


Dio creò l’uomo con grande amore “a sua immagine e somiglianza”, lo creò libero su di una terra libera. Non impose a lui nessun stile di vita, gli chiese solo il rispetto, la fiducia nel proprio Creatore e l’Amore. Non impose alcun credo, ogni uomo che discende sulla terra per volontà del Padre è libero di credere e convertirsi al Padre, quanto di percorrere la propria esistenza terrena al di fuori dei dogmi della Chiesa vivendo da ateo, o credente di altra religione.
Quando discese il Salvatore sulla terra e si manifestò al mondo, si rivolse a coloro che credevano chiamandoli beati e a coloro che lo rinnegavano disse che verrà un giorno in cui si sentiranno lacrime e stridore di denti. Fece un’ammonizione, ma lasciò loro vivere la propria vita nella libertà delle loro scelte, consapevoli che Lui li aveva avvertiti. Dio è un Creatore che lascia vivere la propria vita democraticamente, tu individuo scegli le tue azioni sapendo che un giorno ci sarà il tempo del Giudizio Universale.
La missione, infatti, che Gesù Cristo affidò ai suoi e alla Chiesa, fu di battezzare e convertire, e a chi saranno perdonati i peccati verranno perdonati a chi non vengono perdonati saranno non rimessi.
Ancora una volta le Scritture ci parlano di conversione: il termine ci suggerisce l’immagine di una persona che, accorgendosi di camminare, su una strada sbagliata, decide di tornare sui suoi passi e di incamminarsi in una direzione diversa. La conversione è una presa di coscienza “esistenziale” che può avvenire in seguito all’azione persuasiva di una terza persona oppure alla considerata riflessione personale. Si decide, così, di cambiare il corso alla propria vita,ri-orientando i propri atteggiamenti e comportamenti secondo criteri diversi da quelli seguiti fino a quel momento.
Nella Costituzione italiana si legge all’articolo 2: “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo..” Non è  un diritto vivere laicamente la propria vita? Sì, infatti l' articolo 7 della Costituzione recita “Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.” e di seguito l'articolo 8 concede la possibilità a manifestare qualsiasi religione, nelle libertà di opinione che uno Stato di diritto libero e laico concede.
La libertà dell'individuo in Italia è realmente riconosciuta? Perché  la legge deve imporre dei divieti quando si parla di Eutanasia, Coppie di Fatto e Testamento Biologico?
Credo che sia tempo di una vera e propria discussione