giovedì 26 aprile 2012

IL TRENO CHE FA PARLARE

Martedì 3 aprile si è tenuta una conferenza stampa congiunta tra il PD toscano e quello romagnolo per il rilancio della linea Faentina, dando vita ad un evento unico nel suo genere. Per la prima volta le due regioni si sono mosse all'unisono proponendo una mozione, approvata poi all'unanimità, che impegna la giunta regionale all’acquisto di nuovi treni diesel utilizzando le risorse degli accordi riguardanti gli investimenti previsti dal Governo…cioè i famosi 31 milioni di euro “…a richiedere il rispetto degli accordi che prevedevano cospicui investimenti sulla linea ferroviaria Faentina, da utilizzarsi per acquistare nuovo materiale rotabile e realizzare infrastrutture più adeguate funzionalmente…” e il mantenimento della tratta unita da Faenza a Firenze “…mantenimento della relazione intera, tra Firenze e Faenza , senza rottura di carico, per tutta l’offerta attuale...”.

Riguardo alle altre due mozioni, presentate nella stessa seduta del Consiglio Regionale toscano del 4 aprile, sono state respinte per motivi tecnici e verranno riaffrontate in una sottocommissione per arrivare ad un testo condiviso, di seguito un estratto dal comunicato stampa del Consiglio Regionale: “il consigliere Marco Carraresi (Udc) aveva chiesto di rimandare la votazione degli atti per “arrivare ad un documento di sintesi magari da discutere ed approfondire in commissione Infrastrutture”. Commissione che, come è stato comunicato dal vicepresidente Giuliano Fedeli (Idv), si sta attivando con una sottocommissione “dedicata alla verifica del contratto di servizio tra Ferrovie e Regione”.
Detto questo è più che comprensibile la rabbia dei pendolari che reclamano un servizio dignitoso e immediato e credo che i treni diesel che entreranno sulla Faentina entro un anno, a sostituire i pensionabili ALN, sui quali l’Assessore e il Presidente della Regione si sono impegnati, siano una prima risposta concreta, anche se non tutti sembrano essersene accorti, ma d’altronde non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.

Il treno è partito ma ancora c’è molto da fare, vorrei ricordare infatti che le richieste scaturite dal convegno di Marradi andavano oltre al solo svecchiamento del materiale rotabile, si è parlato anche di servizi informazioni (monitor) funzionanti, biglietterie automatiche che non si blocchino ogni tre per due, come di un progetto più ambizioso per il rilancio turistico dei nostri territori, all’unisono tra tutti i comuni e che si appoggi sulla nostra ferrovia.

Quindi non si sono certo risolti tutti i problemi ma la direzione è quella giusta e il ritmo è spedito.
L’unico rammarico è che questo percorso lo avremmo dovuto fare uniti come abbiamo sempre cercato di fare, mettendo da parte le divisioni politiche ma purtroppo pare non essere possibile. Noi andremo avanti ugualmente perché abbiamo da tempo fatto una scelta, la nostra scelta riguarda un modo di fare politica diverso che non basa la propria forza sul discredito dell'altro, a noi interessa proseguire sulla nostra strada, mettendoci in gioco, sempre in maniera trasparente, a viso aperto e con il sorriso sulle labbra perché crediamo che l’unico modo di risolvere i problemi, anche quelli cronici e nei quali Marradi è solo un pezzo di un puzzle ampio e complesso come la nostra ferrovia, sia quello di tirare fuori idee e proposte e mettere in campo dinamismo e coraggio. Zizzannia e chiacchiere da bar le lasciamo ad altri.

Il nostro obiettivo per Marradi non è battere un avversario, il nostro obiettivo va oltre, è forse più presuntuoso ma sicuramente più entusiasmante, il nostro obiettivo è fare la nostra parte per risollevare il nostro paese dall'immobilismo a cui è stato incatenato da ormai troppo tempo.

Tommaso Triberti

GRUPPO NUOVO PER UN FUTURO NUOVO

Vittorio Cavina Pratesi si è dimesso da capogruppo del gruppo consiliare unico di opposizione “Impegno per Marradi”. Pur non condividendo appieno la scelta di Vittorio e del partito del PSI e le motivazioni che hanno portato a questo passo ringraziamo Vittorio per la sua attività in questi mesi.

Ognuno ha il proprio modo di intendere l’impegno politico e ognuno ha le proprie idee riguardo l’efficacia o meno di un gruppo o di due per fare meglio opposizione, poco ci convince la scelta ma la cosa importante è che i rapporti e le volontà di continuare in una opposizione forte a questa immobile amministrazione che sta paralizzando Marradi ma anche quella di proseguire nel confronto già iniziato su programma e primarie per la prossima tornata elettorale, sono e resteranno la nostra base di impegno comune.

Ognuno con il suo metodo e la sua idea ma insieme abbiamo un paese da recuperare e rilanciare.

Dopo le dimissioni di Pratesi i consiglieri del PD hanno scelto come capogruppo Graziano Fabbri.

Fabio Billi

IO PARTECIPO, IO DECIDO

Il 6 maggio prossimo il direttivo del PD di Marradi chiamerà  tutti gli iscritti e i simpatizzanti ad un assemblea al Circolo Tennis , per condividere  una riflessione politica  e confrontarsi  sul futuro del nostro paese ad un anno dalle elezioni amministrative per il comune di Marradi.

E' molto importante esserci e portare il proprio contributo per creare  un dibattito vero e costruttivo, per dare un progetto di futuro a Marradi, è importante esserci nonostante la delusione e lo sdegno che ognuno di noi prova nel vedere come si muovono i “professionisti” della politica negli alti livelli.   Il nostro non è un alto livello, non ci sono privilegi e lauti guadagni, ma c'è la passione di provare a cambiare e migliorare  la vita di tutti i marradesi.

Al termine del dibattito ci sarà un piccolo buffet per concludere convivialmente la giornata: vi aspettiamo numerosi.

Marina Minguzzi

PROTAGONISTI 2.0

Discutere, condividere, riflettere ed esprimere concetti con il cittadino che interviene nel proprio spazio politico. Ho sempre pensato che, per quanto un individuo sia apolitico, vive, giorno dopo giorno, ora dopo ora, immerso nella politica. Riporto da Wikipedia: "La politica in senso generale, riguardante "tutti" i soggetti facenti parte di una società, e non esclusivamente chi fa politica attiva, ovvero opera nelle strutture deputate a determinarla, la politica è l'occuparsi in qualche modo di come viene gestito lo stato o sue sub strutture territoriali. In tal senso "fa politica" anche chi, subendone effetti negativi ad opera di coloro che ne sono istituzionalmente investiti, scende in piazza per protestare.". Secondo questo pensiero chiunque abbia sostenuto, su di un marciapiede o al bar, a casa di amici o dal parrucchiere, una propria tesi, dal: "Facile fare il tecnico e tassare!" a considerazioni più specifiche sulla situazione del proprio territorio ha in qualche modo contribuito al dibattito politico e alla sua crescita. Oggi la discussione la apriamo anche per tutti quelli che, dal comodo divano di casa, vogliono lanciare provocazioni, consigli e critiche, parlando del nostro paese, senza fare politica, ma per condividere come potrebbe essere una Marradi nuova e a misura di tutti i suoi abitanti. Oggi nasce il blog de "IL MILIONE - Democraticamente Marradi" dove non è un colore politico a farla da padrona ma il cittadino che ama il proprio paese, perché Marradi può essere 2.0 e noi i suoi protagonisti.

Andrea Sartoni